C'era
una volta un vecchio signore, senza più fortuna, che aveva
tre figli. Il primogenito disse un giorno al padre: "Voglio
mettermi pel mondo, alla ventura." "Sia come tu vuoi" disse
il padre, "ma non posso darti più di dieci scudi." "È poco,
ma farò che mi bastino." Desiderio prese i dieci scudi e
partì.
Giunto in città vide un uomo che gridava per le vie un bando
del re. Il re cercava chi sapesse costruirgli una nave che
andasse per mare e per terra. Ricompensa: la mano della
principessa. "Voglio tentare" disse Desiderio, e si propose
al banditore. Fu condotto alla reggia e all'indomani gli fu
data un'accetta per abbattere il legno necessario
all'impresa. Lavorò tutto il mattino, e a mezzodì sedette
all'ombra d'un vecchio castagno, per mangiare il suo tozzo
di pane. Una gazza lo guardava curiosa, scendendo di ramo in
ramo. Ella diceva nel suo roco cicaleccio:"Un briciolo anche
a me! Un briciolo anche a me!" E protendeva il becco verso
le mani di Desiderio, supplicando. "Lasciami in pace, bestia
importuna!" gridò Desiderio impaziente. La gazza risalì di
due rami. "Che lavoro stai facendo?" "Dei cucchiai, se ti
piace!" le rispose Desiderio, beffandola. "Cucchiai!
Cucchiai!" gridò la gazza, risalendo di ramo in ramo. E
disparve. Terminato il pasto, Desiderio si rimise all'opera,
ma ad ogni colpo staccava dall'albero una scheggia in forma
di rozzo cucchiaio. E non gli riusciva di far altro. Tentò e
ritentò, poi capì di essere vittima di qualche incantesimo.
"Quella gazza dannata mi ha stregato l'accetta!" Gettò via
lo stromento e fece ritorno alla casa paterna.